La nuova moda: borse realizzate dai cartelloni pubblicitari riciclati
Borse riciclate: nuovo trend
L’ecologia e la tecnologia camminano sempre insieme. E’ cosa buona e giusta e, come in
questo caso: utile, bella e decisamente innovativa. Nell’Ottocento si vide un improvviso
sviluppo industriale specialmente in Toscana e principalmente nella zona di Prato, tanto che la
città venne ribattezzata la Manchester della Toscana. Infatti ad oggi Prato è la capitale della
cultura tessile.
L’economia di Prato è e rimane eterogenea. La sua storia industriale si basa solidamente
sull’industria tessile, che ne ha fatto un centro ricco e florido. Oggi, con il crescere degli
abitanti, l’economia si è diversificata con un crescente sviluppo di attività tra le quali spiccano
quelli bancari, assicurativi e delle libere professioni. Le attività commerciali riguardanti
l’artigianato, si concentrano attivamente e diffusamente i lavori del marmo e dell’onice
finalizzate alla produzione di oggetti per l’arredamento.
Nessuna sorpresa se una città come Prato, a questo punto, così presente nel tessile e
nell’artigianato si manifesti con ottimi risultati sul mercato dell’ecosostenibilità. A cosa ci
stiamo riferendo? Stiamo affermando che una branca dedicata alle borse riciclate da cartelloni
pubblicitari oggi è un vero e proprio mercato. Possiamo dire che lo stile glamour e modaiolo
va a braccetto con l’ecologia. Prendiamo il caso di Macrhò, marchio pratese fusosi con
un’azienda di Barcellona (Ruw) che produttrice anch’essa di oggetti quali borse e accessori
creati con materiali riciclati.
Da dove arrivano i materiali per fabbricare le borse? Udite, udite: dai banner pubblicitari, gli
stessi che tappezzano le nostre città ad ogni angolo di strada. La Spagna è stata la prima, poi
l’Italia con Prato. L’imprenditore pratese Alessandro Nunziati ha aperto un punto vendita con
relativo socio all’ingresso della libreria Lazzerini. Dice Nunziatini: “Siamo presenti in 45 negozi
tra l’Italia e l’Europa. In Spagna e in sudamerica, invece, curano i mercati”.
“ Realizzati in pvc, tessuti riciclati o eco pelle – afferma – sono confezionati da artigiani
spagnoli che assemblano i materiali e li confezionano rigorosamente a mano. Tutto questo a
Prato non è attuabile in quanto non ci sono più le professionalità. Dalla Spagna arriva la
materia prima. Lì, a differenza di qua i cartelloni pubblicitari sono maggiormente creativi”. La
vendita si effettua in misura maggiore on-line.
Sfogliare il catalogo sul sito e scegliere i prodotti, come ad esempio una borsa solare,
confezionata con celle solari organiche con cui si può trasformare la luce in energia. La novità
di questi prodotto è che i pezzi si differenziano l’uno dall’altro. Idea geniale che ci auguriamo
possa avere fortuna nel tempo e diventare un accessorio importante per tutti coloro che non
vogliono rinunciare alla qualità ma con un tocco di sensibilità ambientale in più.